Yama backpacking
il mio viaggio nel trekking Ultralight
Le mie escursioni si basano principalmente sulla filosofia Ultralight ovvero un approccio minimalista al camminare, viaggiando leggero e veloce.
Mi sono avvicinato a questo mondo nel 2021, quando dopo diverse escursioni ho iniziato ad avere problemi alla schiena dovuti al peso eccessivo dello zaino durante i cammini.
Ho così rivoluzionato il mio modo di fare trekking ponendomi l’obiettivo di ridurre il più possibile il peso dello zaino e dell’attrezzatura, senza però rinunciare al comfort o alla sicurezza. Ho iniziato riducendo gli oggetti superflui per poi passare all’acquisto di nuova attrezzatura leggera e compatta.
Infatti, il trekking ultraleggero non consiste solo nel portare meno attrezzatura, ma anche nell’utilizzare in modo intenzionale e mirato ciò che si porta con sé. Ogni oggetto nello zaino deve avere un uso specifico ed essere il più leggero possibile.
Vantaggi del trekking ultraleggero
I vantaggi del trekking ultraleggero sono numerosi. Innanzitutto, il trekking ultraleggero mi permette di muovermi più velocemente, più lontano e con meno sforzo favorendo anche una connessione più profonda con la natura, in quanto mi incoraggia a concentrarmi sull’essenziale, lasciandomi alle spalle le distrazioni.
Con uno zaino più leggero, possono percorrere distanze maggiori in un tempo più breve, il che significa che si possono vedere più cose vivendo di più l’ambiente esterno.
come ho iniziato?
Ho iniziato informandomi online su siti e pagine Social di persone straniere, per poi scoprire anche Italiani che si erano già approcciati a questa filosofia.
Ho conosciuto così Lorenzo Marcolla (@henry_lorenz_thoreau) che mi ha guidato sui primi acquisti ultralight. Dopo mesi di ricerche sono riuscito a sostituire e migliorare almeno il 95% della mia attrezzatura.
Ecco alcuni esempi:
- Sono passato da una tenda Spectre 2 della Ferrino da due posti alla tenda “The One” della Gossammer Gear.
- Ho abbandonato il mio Sacco a pelo della Ferrino per passare al Revelation Sleeping Quilt della ENLIGHTENED EQUIPMENT.
- Per il cuscino sono passato a un Buff imbottito con il piumino per i trekking di una notte e a un cuscino Aeros Ultralight della Sea to Summit, abbandonando il Ferrino.
- Il sistema cucina è stato completamente rivisto, permettendomi in questo modo di avere due sistemi a seconda delle necessità. Fornello ad alcool (un grazie a @the_walking_robin per avermi fatto scoprire questo sistema) per le escursioni da massimo 2-3 giorni e un sistema a gas composto da fornellino ultralight e bombola per i trekking più lunghi.
- Anche le pentole sono state sostituite, passando da un set comprato su Amazon nel 2020 a due pentole che alterno a seconda dei trekking: la Toaks 700ml per il sistema ad alcool e la Evernew Ti Ultra Light Pot da 900ml per il sistema a gas.
- Ho cambiato il filtro per l’acqua, passando dal filtro Sawyer Mini PointONE al filtro Sawyer Micro Squeeze.
- Per lo zaino mi sono orientato su un Verna 33L di Foschi, abbandonando l’Osprey Exos 48 per i trekking da più giorni e scegliendo un gilet da running della Salomon per le uscite giornaliere.
- L’abbigliamento è stato rivisto tutto quanto ed è sempre in continuo aggiornamento.
Il grande cambiamento è stato quindi nel sistema notte e nel sistema cucina, oltre che nello zaino, permettendomi di arrivare a percorrere la Via degli Dei in 3 giorni con uno zaino base-weight da 3,8kg.
conclusioni
Anche se non è adatto a tutti, il trekking ultraleggero può essere un’ottima opzione per chi vuole coprire più terreno e sperimentare la bellezza dell’aria aperta in un modo nuovo. Se volete alleggerire il vostro carico e migliorare i vostri cammini, seguitemi nella mia avventura ultralight